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Autorità portuale, l’appello di Pileri: «Lottiamo insieme»

  • Luca Pileri
  • 4 set 2014
  • Tempo di lettura: 2 min

Il coordinatore dei Riformatori dice no all’accorpamento: «Un danno gravissimo per l’economia del nord Sardegna»

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OLBIA. Preoccupa e fa discutere il disegno di accorpamento delle due Autorità portuali sarde in un unico ente a Cagliari. Giovanni Pilieri, ingegnere specializzato in trasporti marittimi e coordinatore provinciale dei Riformatori, lancia un appello alla classe politica del Nord Sardegna a difendere il mantenimento dell'ente oggi commissariato. «L’accorpamento – dice Pileri – sarebbe inaccettabile e rappresenterebbe un grave danno al sistema economico e sociale del Nord e Centro Sardegna».

Il disegno è tutto nelle linee guida presentate dal ministro Lupi riguardanti la riforma della legge 84 del 1994 che disciplina l'ordinamento delle 24 Autorità portuali per creare alcuni “core ports” dall’accorpamento di alcune di esse oggi commissariate. Un quadro insomma molto preoccupante soprattutto per la Sardegna (la Sicilia e la Puglia hanno adesso quattro sedi ciascuna di Autorità portuale) e in particolare per quella di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres . «È ovvio che – dice Pileri – è necessario evitare l'accorpamento in virtù delle peculiarità della Sardegna che ha necessità di mantenere i due nnti attualmente esistenti al Nord e sud dell'isola. Allo stesso tempo, nel caso la politica regionale non riuscisse a mantenere questa status, combatteremo per il mantenimento dell'Autorità portuale del Nord Sardegna anche a discapito della sede di Cagliari che ha meno requisiti». «Infatti – continua l’ex assessore provinciale – la riforma prevede criteri concernenti il raggiungimento, riferito al porto o sistema di porti, di almeno uno dei parametri riferiti al traffico merci e passeggeri. Stando a questi parametri, Cagliari avrebbe i requisiti minimi concernenti, il volume totale annuo di rinfuse liquide mentre Olbia ha i parametri concernenti, il traffico passeggeri molto superiore a quanto previsto dalla riforma. Pertanto in Sardegna dobbiamo puntare a mantenere i due ambiti portuali regionali che potremmo definire specializzati per le merci con sede a Cagliari e per il trasporto passeggeri il polo Olbia, Golfo Aranci e PortoTorres. La nostra proposta – concludee Pileri – è di mantenere le due autorità Portuali puntando a una maggiore specializzazione». (red.ol.)

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